Nome Santissimo della Beata Vergine Maria, Fontana di Papa

Dal 16 al 18 novembre, la Parrocchia del Nome Ss. della Beata Maria Vergine di Fontana di Papa ha accolto monsignor Marcello Semeraro in Visita pastorale alla comunità. Il lungo periodo di preparazione, ha evidenziato purtroppo la mancanza di voci importanti della comunità, i giovani soprattutto, ma anche le famiglie. Negli ultimi anni la comunità si è assottigliata e sfilacciata, divenendo disattenta al territorio. La Visita pastorale ha aiutato la Parrocchia ad assumere un nuovo volto. Con l’amore di Dio, l’aiuto dello Spirito Santo e la testimonianza del nostro pastore abbiamo la fede e la speranza di una nuova ripartenza.
Il tesoro della Parrocchia: i rapporti umani nella comunità
L’incontro con il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio parrocchiale per gli affari economici è stato una vera grazia, per cogliere l’impressione e le indicazioni che mons. Semeraro e i sacerdoti convisitatori ci hanno consegnato: «Certamente – ha detto il vescovo – non avete delle strutture per la realizzazione delle vostre attività catechetiche e oratoriali, ma avete una grande ricchezza, più preziosa ancora: le risorse umane». Alla fine, l’incontro è stato ricco perché ha rivelato il volto della comunità e ha permesso di far apprezzare i catechisti che hanno partecipato ai corsi di formazione proposti dalla Diocesi e che portano avanti il cammino di formazione dell’Iniziazione cristiana in sette tappe.
L’incontro tra monsignor Semeraro e i ragazzi dell’Istituto comprensivo Vito Volterra – cui hanno partecipato la dirigente Italia Giussy, la vice preside Antonella Truant e la rappresentante dei genitori Paola Pede – ha visto gli alunni rivolgere al vescovo sia delle domande molto interessanti sulla sua vita personale e sulle amicizie, sia domande particolarmente profonde sulla famiglia, viste le difficoltà di divorzi o separazioni, o sul rapporto con i non credenti. Monsignor Semeraro ha quindi esortato gli studenti a fidarsi della famiglia, appoggiando i genitori anche in situazioni di difficoltà, a sentirsi compagni di viaggio di chi non condivide la stessa fede, a conservare l’amicizia e avere sempre fiducia in Dio.
I ragazzi e il vescovo: un incontro schietto e costruttivo
Incontrando i ragazzi dell’Oratorio “La Casa sulla Roccia”, monsignor Semeraro ha detto che nella nostra Parrocchia gli sono state rivolte le domande più difficili di tutta la Visita pastorale: ad esempio sul potere civile e politico della Chiesa nelle diverse epoche, sulla partecipazione alla comunione delle coppie divorziate e risposate: domande poste negli incontri di catechesi con i cresimandi e con i ragazzi del Laboratorio della fede post Cresima. È stato un incontro veramente illuminante e ha proposto un’immagine del vescovo come maestro che conduce i fedeli alla Verità che è Cristo, centro e culmine della fede.
Nella visita agli ammalati e agli anziani, monsignor Semeraro ha mostrato loro il volto di Gesù, medico delle anime e dei corpi, e si è mostrato un padre tenero che offre sollievo e conforto.
La celebrazione domenicale, centro della vita parrocchiale
La presenza delle autorità civili, le forze dell’ordine e l’arma dei carabinieri di Ariccia, ha confortato la comunità, che in tanti momenti si sente dimenticata: con la loro presenza hanno offerto anche un aiuto in più per risolvere le necessità più importanti della Parrocchia: specialmente la carenza di spazi adeguati per l’attività dell’Oratorio e la struttura parrocchiale. In collaborazione con il vescovo, si sforzeranno a contribuire al miglioramento della nostra comunità parrocchiale, come segno della presenza di Cristo in mezzo alla società civile.
In conclusione, la presenza del vescovo ci ha incoraggiato a riconoscere la ricchezza delle risorse umane nonostante la scarsità delle strutture e ci ha invitati a privilegiare la liturgia domenicale come centro della vita comunitaria e di trasmissione del primo annuncio del Vangelo.
Dalla celebrazione dell’Eucarestia la comunità può attingere la forza per attuare la pastorale integrale e nuovi progetti come la formazione delle famiglie e il rafforzamento del gruppo dei giovani e dei ragazzi dell’Oratorio.
(Tratto da Millestrade, anno 5 n. 46)