Santissimo Salvatore, Genzano di Roma

È iniziata alle 17 di lunedì 15 ottobre la Visita pastorale nella parrocchia Ss. Salvatore di Genzano. Accolto dai bambini che si preparano a ricevere la prima comunione e dai loro genitori, il vescovo Marcello Semeraro ha ricordato loro l’importanza della generazione alla fede, incoraggiando il cammino da fare insieme con la comunità parrocchiale.
I laici: primi evangelizzatori nella comunità dei battezzati
Allo stesso incontro erano presenti anche i ragazzi più grandi della “scuola di vita cristiana” (delle scuole medie e superiori) che, coinvolti e resi protagonisti nell’organizzazione della Visita pastorale, hanno ascoltato il vescovo con molta attenzione. La serata si è conclusa con l’incontro con i catechisti e il gruppo liturgico, ai quali il vescovo ha detto di essergli vicino nel ministero che è stato loro affidato dalla chiesa, incoraggiandoli a vivere la loro missione in corresponsabilità con il parroco e la comunità parrocchiale tutta, nelle non poche difficoltà di annuncio di questi tempi. La visita è ripresa venerdì 19 ottobre, giorno in cui monsignor Semeraro ha incontrato il gruppo “Il mondo della sofferenza”, benedicendo la loro vita e consolandoli con parole di padre. Successivamente, incontrando il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, il vescovo ha ripreso il tema della corresponsabilità, fondamentale nel contesto odierno e incentivato in modo particolare dai documenti del Concilio Vaticano II, in cui i laici sono considerati primi evangelizzatori nella comunità dei battezzati. Per questo motivo, ha sottolineato il vescovo Marcello, è importante la formazione del laicato, sia umana che spirituale, per poter diventare veramente scuola di vita cristiana.
La scuola di vita cristiana
Dono della Provvidenza, per questa realtà parrocchiale, sono stati i gruppi della scuola di vita cristiana, nati circa 9 anni fa, nei primi anni della vita parrocchiale di questa giovane comunità, canonicamente eretta il primo ottobre del 1995. A questi gruppi, incontrati sabato 20 alle 19.30, il vescovo ha spiegato il senso della parola “scuola” e l’importanza dello studiare per conoscere e vivere alla sequela di Cristo, coniugando la parola vita come fondamentale per non rimanere legati ad una teorizzazione di quanto appreso alla “lezione”. La Santa Messa conclusiva è stata celebrata la sera di domenica 21, perché nella mattinata sono stati proclamati 7 nuovi santi da Benedetto XVI, tra cui san Giovanni Piamarta, fondatore dell’istituto di vita consacrata “Sacra famiglia di Nazareth”, presente nel territorio della nostra Diocesi.
I giovani: missionari nel territorio parrocchiale

Alla santa messa presieduta dal vescovo, oltre al parroco don Claudio Vitelli, erano presenti monsignor Gualtiero Isacchi e don Jourdan Pinheiro. Al termine della Santa Messa, come gesto profetico, Monsignor Semeraro ha consegnato ai giovani della parrocchia il crocifisso missionario per essere missionari nella propria terra. Alla fine della celebrazione è sparita l’ansia che aveva accompagnato la preparazione alla visita pastorale, lasciando il posto a tre parole significative, che sono state donate alla comunità nel corso degli incontri: scuola, comunità e missione. Tutte e tre sono da vivere attraverso il linguaggio nuovo della novità della fede viva e dell’amore e attraverso la comunione del proprio tempo e del proprio cuore.

(Tratto da Millestrade, anno 5  n. 45)