San Pietro Apostolo, Ardea

Nonostante il tempo incerto, come un lungo giorno pieno di sole, la Visita pastorale del vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro, nella comunità cristiana di San Pietro Apostolo in Ardea, dal 4 al 7 aprile, ha portato luce e calore.
La parrocchia e l’azione nel territorio
Giovedì 4 aprile, nella piazza della chiesa parrocchiale, sulla sommità della Rocca di Ardea, i primi ad accogliere il vescovo sono stati i membri del Consiglio pastorale parrocchiale e del Consiglio parrocchiale degli affari economici unitamente al parroco, monsignor Adriano Gibellini. In un clima gioioso e familiare monsignor Semeraro ha ascoltato attentamente la presentazione delle realtà della Parrocchia e nel suo intervento, preso atto degli sforzi che si stanno compiendo, ha incoraggiato tutti a continuare il cammino pastorale e, nel sottolineare l’importanza di una pastorale integrata, espressione di una Parrocchia che abita un territorio con potenzialità e limiti, ha spiegato come occorra comprendere con intelligenza il territorio per capire come agire in esso facendo crescere ciò che è possibile.
Visita alla scuola Cardinal Pizzardo
Venerdì 5 aprile presso la scuola dell’infanzia Cardinal Pizzardo, il vescovo, in un clima di gioiosa condivisione, ha incontrato i piccoli alunni, felici e impazienti di accoglierlo. Dopo un canto di benvenuto, con una breve rappresentazione dell’episodio dell’apparizione di Gesù agli apostoli dopo la resurrezione e della professione di fede dell’apostolo Tommaso, hanno comunicato la loro fede nel Signore risorto al vescovo, loro pastore. Al termine della rappresentazione sono iniziate le inevitabili domande a cui monsignor Semeraro ha risposto con pazienza e dolcezza, emozionando i bambini e i loro genitori. A ricordo dell’evento è stata consegnata al vescovo una targa commemorativa. La mattinata si è conclusa con la visita a una signora anziana e ammalata della Parrocchia. Accompagnato dal parroco, sempre presente, il vescovo è stato accolto dai parenti e da coloro che la assistono in un incontro vissuto con grande commozione e intensità, seppur breve.
Il vescovo incontra i ragazzi e gli adolescenti
Nel pomeriggio di sabato 6 aprile, anche il sole ha voluto essere presente ad Ardea per l’incontro del Pastore della Chiesa di Albano con i ragazzi e i preadolescenti che si stanno preparando a ricevere i sacramenti dell’Eucarestia, Riconciliazione e Cresima. Con la rappresentazione del cammino di Emmaus, i ragazzi hanno manifestato il loro impegno a voler crescere nella conoscenza di Gesù e nell’ascolto della sua Parola. A loro monsignor Semeraro ha ricordato che devono vivere la loro fede nella loro età, con le energie, i limiti e le potenzialità che giorno dopo giorno sperimentano, senza scoraggiarsi, ma sempre con lo sguardo rivolto al Signore. Successivamente, il vescovo ha parlato ai loro genitori, ricordando l’importanza che il cammino di fede dei ragazzi non si fermi all’evento del sacramento, ma continui nel tempo. Alle 18 il vescovo si è recato in località Banditella per celebrare l’Eucarestia nella piccola cappella che riunisce la comunità del quartiere ogni domenica. Con semplicità la celebrazione si è conclusa con un momento di incontro con le persone presenti.
Domenica, pasqua settimanale
Con la Celebrazione eucaristica del 7 aprile, domenica in Albis, monsignor Semeraro ha incontrato tutta la comunità della Parrocchia San Pietro e ha portato a termine la sua visita. In una celebrazione semplice e bella, ha incontrato una comunità che non ha paura di non essere perfetta, perché ancora in cammino, ma che presenta una sua completezza: «E per una chiesa diocesana e per un vescovo – ha detto monsignor Semeraro – la Parrocchia deve portare la sua completezza. Tutti insieme dobbiamo vivere la Grazia di essere Chiesa del Signore, sua Famiglia ». E commentando il passo del Vangelo in cui Gesù entra a porte chiuse e porta il suo saluto “Pace a voi” il Vescovo ha sottolineato come «Egli mostri il suo costato, sorgente dei sacramenti pasquali: il Battesimo e l’Eucarestia. Se ogni otto giorni – ha concluso – noi accoglieremo questi due doni, per noi ogni otto giorni sarà Pasqua». .

(Tratto da Millestrade, anno 6 n. 51)