Da venerdì 15 a domenica 17 marzo, la comunità parrocchiale di Sant’Isidoro Agricoltore, ha ricevuto la Visita pastorale del vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro. Nonostante la cadenza dell’evento in un giorno feriale, i parrocchiani sono accorsi in massa in attesa del loro pastore, accogliendolo con un manifesto a lui dedicato con su scritto: “Benvenuto monsignor Marcello”. Appena arrivato nella nuova chiesa, e dopo una preghiera iniziale e i saluti al parroco, padre Giuseppe Di Savino, al consiglio pastorale e a tutti i presenti, il vescovo ha voluto ricordare la figura di padre Emilio Testa che, negli anni passati, tanto si è speso per la realizzazione di una nuova chiesa.
Il vescovo e i malati della comunità
Successivamente il vescovo, guidato dal parroco, ha visitato alcuni malati della comunità parrocchiale: l’abbraccio caloroso e le parole di conforto che ha donato ad ogni malato hanno fatto vivere questo momento in uno spirito di fraternità e convivialità elevata, ma ricco di spiritualità, che si è toccato con mano nelle preghiere recitate insieme all’interno di ogni famiglia. Nelle camminate svolte per recarsi di casa in casa sono stati raccontati a monsignor Semeraro alcuni particolari legati al territorio, come la leggenda che narra della moglie di Ponzio Pilato, Claudia Procula, che convertita al cristianesimo e recatasi a Roma, sarebbe stata sepolta in prossimità della via Laurentina poco prima della città eterna, proprio nelle vicinanze del territorio parrocchiale: da qui il nome del quartiere Santa Procula.
La visita alle lavanderie industriali
Alsco La mattinata è proseguita con la visita alle lavanderie industriali Alsco di via Maggiona, dove vescovo e parroco sono stati accolti dai responsabili dell’azienda. Sua eccellenza, in un clima molto confidenziale, ha ascoltato le caratteristiche principali del lavoro svolto dalla lavanderia. Successivamente, è stato condotto nel cuore della filiera industriale dell’azienda, dove ha ricevuto delucidazioni riguardo l’intero processo industriale. A mezzogiorno, l’intera produzione si è interrotta per permettere a tutte le maestranze presenti, l’ascolto delle parole del pastore in Visita. Di fronte a una sala mensa gremita, monsignor Semeraro ha ringraziato tutti per l’opportunità di visitare un’azienda cosi particolare e importante, ricordando l’importanza del lavoro e delle complessità legate a tale mondo. Prima di congedarsi con i presenti, attraverso la preghiera della Visita pastorale, il vescovo ha anche ricordato l’importanza della mensa, richiamando tutti a vivere con passione il valore della convivialità.
L’incontro festoso con i ragazzi della Parrocchia
Sabato 16, una nuova cornice festosa – composta dai ragazzi del catechismo e dell’Azione cattolica, guidata dai catechisti e dagli educatori – ha accolto il vescovo tra striscioni, inni festosi e palloncini. Monsignor Semeraro ha ricevuto in dono una preghiera scritta dai ragazzi per lui e due t-shirt che gli stessi hanno decorato, cercando di rappresentare la gioia e l’amicizia che vivono giornalmente camminando incontro al Signore. Il vescovo ha risposto con cura alle domande postegli da alcuni di loro e dai loro genitori, sollecitando questi ultimi alla realizzazione di una vera e propria alleanza educativa con coloro che sono impegnati nella formazione umana e spirituale delle giovani generazioni. A conclusione della giornata, la riunione con il Consiglio pastorale e con il Consiglio degli affari economici.
La benedizione della nuova chiesa
La visita si è conclusa, domenica 17 marzo, in un’atmosfera unica dettata dalla particolare santa Messa celebrata: la sua liturgia infatti, ha acquisito un volto eccezionale dato dalla benedizione ufficiale dell’intero edificio, vissuta tra l’emozione generale dei numerosi fedeli accorsi. Il vescovo durante l’omelia ha esortato ad accogliere e apprezzare le “cose nuove” senza farsi trascinare dal passato: «Il passato – ha detto monsignor Semeraro – non deve condizionare il futuro e la presenza della nuova Chiesa deve essere il centro della vita parrocchiale e punto di riferimento per tutta la comunità. Sia questa una domenica di novità, di fiori che spuntano».
(Tratto da Millestrade anno 6 n. 50)