Solenne Veglia Pasquale e amministrazione dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana a undici catecumeni – Albano, Basilica Cattedrale

19-04-2025

La solenne Veglia pasquale è una celebrazione certamente lunga e impegnativa, ma anche così ricca di letture, preghiere, segni, gesti, profumi e suoni che ci lasciano senza fiato, se li osserviamo con attenzione e ci lasciamo da essi coinvolgere con la mente e con il cuore. Così, ad esempio, abbiamo iniziato la nostra Veglia alla porta della Cattedrale, con una suggestiva liturgia del fuoco e della luce di Pasqua. Questa notte, varcando la soglia della nostra Cattedrale, abbiamo compiuto un gesto ricco di significato. La porta attraverso cui siamo passati rappresenta Cristo stesso, che ha detto: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato» (Gv 10,9). Proprio in questo Anno Giubilare, la porta assume un significato ancora più profondo: nelle Basiliche della città di Roma sono state aperte le porte sante, che in questo Giubileo sono come un richiamo, forte e pressante, a compiere un passaggio nella nostra vita, un rinnovamento dei nostri cuori, un’esperienza di grazia e di misericordia. E come se Cristo, il Risorto e il Vivente, ci stesse aspettando, dicendoci: «Coraggio, lasciati incontrare da me, varca questa soglia che sta nel tuo stesso cuore, fai esperienza della misericordia e della grazia, non sciupare la tua vita, ma vivila in pienezza e nella speranza che non delude».