Aborto: remissione della censura e assoluzione del peccato. Lettera del vescovo al clero diocesano e religioso, 27 novembre 2016

Carissimi,
                        nel Decreto del 13 novembre u.s., pubblicato in occasione della chiusura diocesana del Giubileo Straordinario della Misericordia, indicavo tra i segni-memoria dell’Anno Santo l’avvio del turno quotidiano dei canonici del Capitolo di San Pancrazio nell’accoglienza dei singoli penitenti che nella nostra Cattedrale domanderanno la celebrazione del sacramento della Riconciliazione; contestualmente accordavo a ciascuno di loro la medesima facoltà già concessa dal Papa Francesco a tutti i sacerdoti durante l’Anno Giubilare. Tenendo presente la disciplina della Chiesa in vigore, aggiungevo che per il rimanente Clero erano invariate le precedenti disposizioni diocesane relative al sacramento della Penitenza, incluse quelle riguardanti la censura per il caso di aborto (cfr Enchiridion Albanum/1, 265-278).
 
La decisione del Papa
Ora, però, come vi è noto, nella lettera apostolica Misericordia et misera firmata il successivo 20 novembre il Papa Francesco ha esteso nel tempo per tutti i sacerdoti la facoltà di assolvere quanti hanno procurato il peccato di aborto, già concessa limitatamente al periodo giubilare (n. 12). D’ora in avanti, dunque, di essa ne gode ogni sacerdote che sia già in possesso della necessaria facoltà di ricevere abitualmente le confessioni (cfr CIC cann. 966 §1; 970 e 973).
Noi accogliamo cordialmente e con animo grato la disposizione del Papa. Permettete, però, che unisca alcune ragioni che potranno aiutare a meglio comprenderla sia noi, sia i fedeli. Si sarà, infatti, potuto costatare quanto varia sia stata, almeno sui mezzi della comunicazione sociale, l’accoglienza di tale disposizione del Papa. In qualche caso essa è stata presentata in forme non appropriate, in qualcun altro addirittura malevoli sì da fare trasparire se non tendenziosità, almeno ignoranza. Non ho, invece, alcun dubbio che ciascuno di voi ha ben compreso il senso e il valore di quanto inteso e stabilito dal Papa.

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27-11-2016