Lettera al Clero e ai Religiosi per la Pasqua

Al Clero Diocesano

Ai Religiosi e alle Religiose residenti nella Diocesi

Carissimi,

                        fra otto giorni, con la Messa in coena Domini alla sera del Giovedì Santo, entreremo nel 'triduo pasquale': un'unica celebrazione durante la quale, compiendo nell'hodie del mistero gli antichi gesti rituali, attingeremo i doni pasquali che scaturiscono dal fianco aperto di Gesù crocifisso.

'Venga il perdono e la consolazione!', s'invoca sul popolo con la Benedizione che conclude la Celebrazione della Passione del Signore. Un targum racconta che prima della creazione di Adamo la Torah si rivolse al Creatore e gli disse: 'Signore del mondo! Il mondo è tuo e tu puoi farne ciò che ti aggrada, ma l'uomo che tu stai per creare avrà giorni brevi, sarà carico di affanni e ti procurerà molto dolore con i suoi peccati. Se tu non intendi avere pazienza ed essere magnanimo con lui, è meglio non chiamarlo alla vita'. Dio rispose: ' Vorrà dire che io sarò chiamato misericordioso e pietoso'. Le ultime parole richiamano il testo di Es 34, 6 quando nella sua manifestazione al Sinai Dio grida il suo nome: 'Dio pietoso e misericordioso, tardo all'ira e grande in benignità e fedeltà''. Queste stesse parole il Padre le ripete 'oggi' a noi donandoci il suo Figlio e noi, fratelli e sorelle carissimi, accogliendo la comunione dell'unico Spirito, celebriamo la Pasqua con gioia grande.

A questa lettera è allegato un 'Messaggio', scritto in occasione dei lavori in atto nella nostra Cattedrale, di cui già da tempo ho dato notizia. Vi prego di leggerlo e di commentarlo ai fedeli nelle forme e nei momenti appropriati anche per spiegare il significato della Cattedrale, che simboleggia la nostra comunione nella Chiesa particolare. La sezione relativa all'Altare e all'Ambone, in particolare, potrà essere richiamata pure in altre circostanze.

 

Per le stesse ragioni, durante questo Triduo Pasquale celebrerò i sacri riti in alcune chiese della nostra Diocesi. Coglietele anche questo come un segno di 'tessitura' della comunione ecclesiale.

 

·         Presiederò nella parrocchia di San Michele in Aprilia la concelebrazione della Santa Messa Crismale con tutti i Presbiteri (diocesani e religiosi presenti nella Diocesi), quale segno della stretta comunione tra il Vescovo e il Presbiterio nel Sacerdozio ministeriale.

·         Presiederò poi nella parrocchia del Sacro Cuore in Ciampino la concelebrazione della Santa Messa 'nella Cena del Signore' e farò la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione avrà luogo la traslazione del Santissimo Sacramento alla Cappella della reposizione.

·         Presiederò nella parrocchia di Castel Gandolfo la Liturgia della Parola, l'Adorazione della Croce e il Rito della Comunione nel pomeriggio del Venerdì Santo.

·         Benedirò il fuoco nuovo sul sagrato della Parrocchia della Trinità in Genzano; dopo l'ingresso processionale nella chiesa con il cero pasquale e il canto dell'Exsultet, presiederò la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale di cinque Catecumeni e la Liturgia Eucaristica.

 

Prima di chiudere, ricordo che durante il Triduo Pasquale sono fissate due 'collette', per le quali si spieghi il senso e il valore:

-          durante la Messa nella Cena del Signore del Giovedì Santo i fedeli siano invitati ad una colletta 'per fare bella la nostra Cattedrale' (vedi il Messaggio allegato);

 

-          durante la celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo si raccolgano le offerte per la Terra Santa.

A ciascuno di voi e alle vostre comunità il mio augurio sincero: Venga il perdono e la consolazione!

Albano Laziale, 13 marzo 2008

 

X Marcello Semeraro

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18-03-2008