Lettera al Clero in occasione del Santo Natale 2009

Cristo nasce: glorificatelo!

Cristo scende dai cieli: andategli incontro!

Cristo è sulla terra: levatevi in alto!

Chi non adorerà Colui che è dall'«inizio»?

Chi non renderà gloria a Colui che è l'«ultimo»?

 

Ho scelto questi inviti di San Gregorio Nazianzeno (cf. Orazione 38, 1) per rivolgere a voi, carissimi sacerdoti, l'augurio natalizio per questo anno 2009, 'anno sacerdotale'. Le sue espressioni ci chiedono di fare nostri in qualche modo i gesti dei pastori, che invitati dagli angeli a dare gloria a Dio s'incoraggiarono l'un l'altro a levarsi in piedi per andare fino a Betlemme (cf. Lc 2 13-15). Siamo anche noi pastori bisognosi di vedere il Signore, di adorare Chi è al principio della nostra vocazione, di ricordare che il fine ultimo di ogni nostra azione è il Regno di Dio. Viviamo, dunque, questo Natale come vocazione rinnovata, come nostra rinnovata risposta a Gesù.

Nostro dovere di pastori è pure quello di alimentare la speranza nel cuore dei fedeli. Penso in particolare alle nostre famiglie, molte delle quali sono in reali difficoltà: perché fragili, perché con figli da crescere, per ragioni economiche, per mancanza di lavoro e di casa, per il disfacimento delle relazioni, per crisi di responsabilità genitoriali. Sono, insomma, famiglie in affanno, 'impegnate in un cammino in salita' come le descrive il recente rapporto 2009 della Caritas italiana e della Fondazione 'Zancan'. Pure l'indagine Censis 2009, resa nota nei giorni scorsi, parla di una famiglia come in apnea, ossia sospesa fra paure e speranze e col timore che, se le cose dovessero andar male' Qualcosa, in particolare e per quella che è la nostra missione, mi pare di dovere cogliere da questo documento: cresce, nelle nostre famiglie, la nostalgia di solidarietà; si avverte di più il bisogno di valori condivisi, aumenta la voglia di superare un soggettivismo (leggi pure: ciascuno pensa per sé), che alimenta l'egoismo e le disuguaglianze sociali. C'è, dunque, attesa ' forse ancora sommersa - di un messaggio nuovo. C'è bisogno di Vangelo. Anche per le nostre famiglie, dunque, facciamo Natale.

Trovate, allegata, l'agile biografia del cardinale Ludovico Altieri, di cui il 22 novembre scorso ho avviato l'Inchiesta diocesana sulla vita, sulle virtù e la fama di santità. In quell'occasione ho ricordato ciò che Sulpicio Severo aveva detto del vescovo San Martino: che raggiunse certamente la perfezione del martirio (sine cruore martyrium) attraverso la compassione caritativa alle sofferenze altrui e la sollecitudine con quanti si trovavano nel bisogno. Per queste medesime ragioni il cardinale Altieri è ancora oggi, per noi, un modello di carità pastorale.

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10-12-2009