L’altare è Cristo. Omelia per la dedicazione dell’altare della parrocchia di S. Maria Maggiore in Lanuvio, 10 ottobre 2015

10-10-2015
1. L’altare è Cristo. Fra poco, prima di compiere il rito dell’unzione dell’altare con santo Crisma dirò queste parole: «sia segno visibile del mistero di Cristo, che si è offerto al Padre per la vita del mondo». Questa è, dunque, al prima cosa che desidero dirvi e che mi auguro vogliate ricordare: l’altare è Cristo! La dottrina è antica. Sant’Ambrogio l’ha ricordata più volte: Cos’è l’altare, se non il segno del corpo di Cristo? («quid est enim altare, nisi forma corporis Christi?», Comm. in Cant. I,6: PL 15,1855; De sacram., V, 2, 7; cfr IV, 2, 7: PL 16, 447. 437).
Perciò noi riserviamo all’altare tutta una serie di onori: lo baciamo, lo adorniamo con fiori, lo profumiamo, lo rischiariamo con i lumi. Lo stesso edificio sacro è costruito perché vi sia costruito l’altare. Tutto in una chiesa deve condurre verso l’altare. Di per sé l’altare potrebbe stare anche senza una chiesa, ma una chiesa non potrebbe esistere senza altare. Perché l’altare è Cristo.
 
2. Pensiamo, allora, a Gesù, ai giorni della sua vita terrena. Immaginiamo di essere pellegrini nella Città Santa è di ripercorrere i luoghi dove egli trascorse le sue ultime ore, così come sono raccontate dai vangeli. Immaginiamo, allora, di entrare nel Santo Cenacolo dove Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli e diede il comandamento di fare anche noi lo stesso (cfr Gv 13, 14). In quel medesimo cenacolo Gesù spezzò il pane e lo diede ai suoi apostoli; poi fra loro stessi fece passare il calice col vino, segno del sangue di un’alleanza nuova ed eterna. E ripeté di fare pure noi lo stesso, in memoria di Lui (cfr Lc 22,19; 1Cor 11,24).
Usciti poi dal Cenacolo, vediamoci andare alla Basilica del Santo Sepolcro e salire verso la cappella dov’è venerata la roccia del Calvario. Lì possiamo inginocchiarci sotto l’altare per toccare, attraverso un disco d’argento, il luogo dove fu innalzata la Croce. Lì Gesù ci fece il dono completo della sua vita. Lì furono aperte le piaghe dentro le possiamo rifugiarci ed essere guariti.
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