«Natale: sentirsi parte di tutto e credere nella forza trasformante dell’amore»

Messaggio di auguri per il Santo Natale del vescovo Vincenzo Viva
21-12-2022

Il tempo del Natale porta con sé sempre qualcosa di molto speciale. Ogni anno la frenesia di questi giorni si impadronisce della nostra vita, tutto sembra moltiplicarsi: gli impegni, le cose da fare, le corse per cercare di arrivare ovunque e nel modo più veloce possibile. Lo percepiamo nell’aria che c’è qualcosa di singolare, unico. Non è merito solo delle luci natalizie, dei negozi addobbati, di tutte le attività di parrocchie e città, ma è il nostro cuore a raccontarci che c’è qualcosa di più prezioso che si svela.

Ecco, questo ho sempre pensato: i giorni che precedono il Natale custodiscono una dolcezza innata che dovrebbe portarci a camminare seguendo un tempo nuovo, una cadenza diversa, a scegliere sentieri poco battuti, a cambiare strada, ad evitare l’abitudine, a raggiungere luoghi e persone che spesso abbiamo dimenticato, a diventare noi stessi luce per qualcuno. Dare un nome ad ogni passo, lontani dagli inciampi della fretta, lasciarsi abbracciare dalle facciate delle case, dal vento, dai volti, percepire attimi di intensità nella quiete delle ore, avvertire la bellezza nella pluralità delle storie, nella coesistenza.

In questo tempo di Natale mi piace leggere i Vangeli che raccontano gli inizi di questi due innamorati, Giuseppe e Maria, che ad un tratto si trovano a dover “gestire” qualcosa più grande: tutta la loro vita, ricca di pensieri, di progetti, di sogni nel cassetto è stata sconvolta da un annuncio. Il peso è grande, tutto quello che succede in quei giorni è, al contempo immenso e surreale, perché il Natale non è solo la nascita di un bambino, ma è anche la decisione di portare avanti tutto, di partire dalla propria città, di affrontare nuovi problemi. Non è solo la bellezza dei nostri paesi, dei borghi illuminati, ma anche la coraggiosa decisione di affrontare la vita in modo nuovo, solo per amore e insieme agli altri. Questo dovrebbe diventare il nostro Natale: sentirsi parte di tutto, prendersi cura dei respiri altrui, ascoltarne le parole, accettare con lucida tenerezza che in fin dei conti siamo fragili, come quel bambino che giace nella mangiatoia. Natale è prendere coscienza che Dio si è fatto uomo nel bambino di Betlemme e in lui ci offre uno specchio per vederci meglio e per diventare migliori.