Per restare giovani, cercare Cristo

Omelia per l’Ordinazione al Presbiterato di Pietro Larin e Blaise Mayuma
05-01-2021
  1. Abbiamo appena ascoltato la storia dei Magi, che dall’Oriente giungono a Gerusalemme spinti da una domanda: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?» (Mt 2,2). Cercano dov’è un neonato, ma lo fanno nel posto sbagliato; lo cercano, per di più, con un titolo pericoloso: «re dei Giudei», quello che Pilato gli darà per la crocifissione (cf. Mt 27,37). A noi, però, interessa la loro ricerca: partita da molto lontano, con inevitabili errori e incidenti di percorso, con insidie nascoste, con momenti di delusione e smarrimento… Alla fine, però, «videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono» (Mt 2,11). Il medesimo gesto lo faranno davanti al Risorto le donne accorse al sepolcro e i discepoli, quando lo incontreranno sul monte in Galilea (cf. Mt 28,9.17).

Quella dei Magi, dunque, è una storia da cui traspare il mistero pasquale. È con la fede, allora, che dobbiamo ascoltare questo racconto. L’Epifania è pienezza del Natale e anticipazione della gloria irradiata da Cristo risorto ed è per questo che oggi la Chiesa ci ha fatto ascoltare l’annuncio del giorno della Pasqua.

Si tratta, però, solo di una storia antica? Dove dobbiamo cercare questi Magi? Soltanto nel passato, o anche nel presente? Solo in Oriente, o anche in mezzo a noi? Si tratta fondamentalmente di persone in ricerca di Dio, o anche del senso della vita, ch’è, poi, sempre ricerca di Dio. Egli, infatti, come ci ricorda san Paolo, non è lontano da ciascuno di noi: «In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (cf. At 17,27-28).