Un santo col sorriso

Omelia nella festa di san Gabriele dell’Addolorata, santuario di San Gabriele dell’Addolorata - Isola del Gran Sasso (AQ)
29-08-2021

1. Alla proclamazione del Vangelo abbiamo appena risposto innalzando a Cristo la nostra lode. Adesso, però, è il momento di interiorizzare la parola del Signore. Conosciamo bene, infatti, la reazione di Gesù, quando, udendo dalla folla levarsi la voce di una donna, che lo lodava dicendo: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Il Signore precisò: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,27-28). Gesù, evidentemente, non amava essere lodato, ma ascoltato e accolto. Per noi, dunque, adesso è il momento di fare nostro ciò che abbiamo udito e in questo abbiamo come modelli i santi. Da loro, infatti, come ci ha ricordato il Concilio Vaticano II, noi «impariamo la via sicurissima per la quale, tra le mutevoli cose del mondo e secondo lo stato e la condizione propria di ciascuno, potremo arrivare alla perfetta unione con Cristo, cioè alla santità» (Lumen gentium, n. 50).

Ed oggi siamo qui proprio per apprendere da san Gabriele dell’Addolorata come mettere in pratica quello che Gesù ci ha detto. Anche questa è l’esortazione che ci giunge dal Papa, il quale così ha scritto: «Auspico che le manifestazioni programmate per il Centenario possano ravvivare l’affetto e la devozione di quanti vedono in questo Santo così amato un esemplare testimone del Vangelo e un intercessore presso Dio». Sono parole tratte dalla Lettera che, in occasione del centenario della canonizzazione di san Gabriele (13 febbraio 2021),Francesco ha scritto al vostro vescovo, il carissimo mons. Lorenzo Leuzzi.