Lettera nell’imminenza della partenza per la Sierra Leone

Ai i Sacerdoti del Presbiterio diocesano

Alle sorelle e ai fratelli di Vita Consacrata nella Chiesa di Albano

            Carissimi,

                        vi scrivo quando mancano ormai poche ore alla mia partenza per la Sierra Leone. Ci sono già stato nel 2005, dal 28 aprile al 3 maggio, con il gruppo organizzato per l'occasione dal nostro Ufficio Diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese. In quei miei primi mesi di ministero episcopale in Albano potei toccare con mano ciò che la fantasia della carità e il fuoco della missione, attivati dal Sinodo degli anni '90 guidato dal venerato vescovo emerito Dante Bernini, avevano realizzato sino a quel momento. Ebbi pure la gioia d'inaugurare insieme con il Vescovo di Makeni e di benedire il complesso sanitario The Holy Spirit Hospital a Masuba.

Torno in Sierra Leone dopo cinque anni, durante un anno sacerdotale e dopo la seconda Assemblea del Sinodo dei Vescovi per l'Africa nel 2009. Mi pare che questi due eventi possano contestualizzare il mio secondo viaggio. Vivere, anzitutto, la fraternità sacerdotale col Vescovo Giorgio Biguzzi ed i suoi sacerdoti, alcuni dei quali sono ormai da noi ben conosciuti per avere qui trascorso un periodo di formazione; ancora oggi alcuni sacerdoti della Sierra Leone sono nelle nostre Parrocchie per concludere un periodo di formazione e anche per aiutarci nel ministero pastorale. È uno scambio di aiuto sacerdotale, il nostro; è l'unzione del Crisma della sacra Ordinazione che continua a profumarci. Il Sinodo del 2009, poi, ci ha ricordato che il nostro futuro è legato alla soluzione dei gravissimi problemi, che ancora affliggono il grande Continente africano. Lo ha ricordato esplicitamente il Papa, parlando sia alla Curia romana in occasione degli auguri natalizi il 21 dicembre 2009, sia al Corpo Diplomatico l'11 gennaio scorso. Col mio viaggio, dunque, intendo cogliere per tutti noi il messaggio che ci giunge dalla Chiesa in Africa: quello di un paradigma di Chiesa intesa come famiglia di Dio (questo già nel Sinodo del 1994) e come vita di comunione, di cui tutti fanno parte al di là delle differenze di etnie e di cultura, incentrata sulla evangelizzazione come proclamazione, inculturazione, dialogo, giustizia e pace, comunicazione.

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04-03-2010