Lettera al ritorno dalla Sierra Leone e augurio pasquale

Ai Sacerdoti del Presbiterio diocesano

 Alle sorelle e ai fratelli di Vita Consacrata nella Chiesa di Albano

 

            Carissimi,

                        è ormai da una settimana che sono rientrato dalla Sierra Leone e sento nuovamente il bisogno di comunicarvi quest'esperienza, che, organizzata dal nostro Ufficio Diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese, ho vissuto insieme con d. Pietro Massari, con d. Marco Schrott, d. Andrea Conocchia e alcuni laici della Diocesi. Il mio pensiero fraterno si rivolge, anzitutto, al vescovo di Makeni Mons. Giorgio Biguzzi, al suo Vicario Generale Mons. Daniel Kamara e agli altri sacerdoti e catechisti di quella bella Chiesa d'Africa. Se, come vi scrivevo prima di partire, il viaggio intendeva essere espressione di fraternità, ora posso dirvi che è stato davvero così. La popolazione che abbiamo incontrato non era composta soltanto da cattolici, anzi! I cattolici, nell'intera Diocesi, non raggiungono il 5%; eppure abbiamo incontrato tanta e tanta gente e, anche da non cristiani, ci siamo sentiti ripetere: 'Dove giunge la Chiesa cattolica arriva anche la promozione umana''! Non ci siamo sentiti dei 'salvatori'. Abbiamo semplicemente ricordato che Gesù, nel suo mandato missionario ci ha chiesto di proclamare il Vangelo a ogni creatura, ci ha assicurato che chi crederà e sarà battezzato sarà salvato e ci ha pure ricordato che alcuni segni accompagneranno quelli che credono. Fra questi, pure la guarigione dei malati (cf. Mc 16, 15-18). Ho pensato, allora, al The Holy Spirit Hospital di Masuba, costruito dalla nostra Chiesa di Albano; alla comunità dei non vedenti di Panlap e alle Suore della Carità di Madre Teresa cui giungono dalla Diocesi sostanziosi e puntuali aiuti... Questo ho pensato. Alla fine, però, fatto il viaggio di ritorno sabato 12 marzo e celebrando la Liturgia delle Ore, ho letto nel testo patristico dell'Ufficio delle Letture questo passo di San Gregorio di Nazianzo: 'O servi di Cristo, fratelli e coeredi, finché è il momento visitiamo Cristo, curiamo Cristo, sfamiamo Cristo, vestiamo Cristo, accogliamo Cristo, onoriamo Cristo' Poiché è questo che egli vuole, misericordia e non sacrifici, offriamogli la misericordia nella persona dei bisognosi e di coloro che sono stati gettati a terra, affinché quando ce ne andremo di quaggiù, ci accolgano nei templi eterni, in Cristo stesso Signore nostro'.
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21-03-2010