OMELIA DEL VESCOVO: Veglia Pasquale 2008

24-03-2008

1. Un Responsorio del Sabato santo canta questo lamento: Recessit Pastor noster, fons aquae vivae' 'si è allontanato il nostro pastore, la fonte di acqua viva'. Questa notte, invece, la Parola del Signore ha ripetuto più volte ' e lo ascolteremo ancora durante la Liturgia Battesimale -  che le sorgenti dell'acqua si sono riaperte. Rallegriamoci: 'è risorto il pastore buono che ha dato la vita per le sue pecore' (Responsorio della IV Domenica di Pasqua). Per questo è tornata a scorrere la sorgente della vita. Il tema dell'acqua è stato per queste molto presente nella serie di Letture, scelte fin dall'antichità nella Chiesa per la Veglia Pasquale, 'la più importante di tutte quante le veglie che sono offerte al culto divino'  Questa nostra celebrazione è tanto grande sì che, pur essendo un ricordo di cose passate, con la medesima veglia vengono simboleggiate cose che stiamo realizzando ora, vivendole nella fede' (S. Agostino, Sermo 223/D).

Ecco, dunque: noi abbiamo anzitutto ricordato che all'origine della creazione lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (I Lett.); poi ci è stato narrato che ad Abramo fu promessa una discendenza più numerosa della sabbia che c'è sulle rive del mare (II Lett.); abbiamo risentito l'epopea delle acque del mare che, alte quasi un muro a destra e a sinistra per difendere i figli d'Israele, aprirono ai credenti una meravigliosa via di salvezza (III Lett.). La profezia di Isaia è stata per noi un invito gioioso: 'O voi tutti assetati, venite all'acqua' (V Lett.); quella di Ezechiele ci ha promesso una totale purificazione: 'Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati' (VII Lett.). Dalle parole dell'Apostolo, infine, abbiamo ascoltato l'annuncio del mistero della nostra rigenerazione nell'acqua: 'Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo, dunque siamo stati sepolti insieme con lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova' (Rom 6, 3-4). Attraverso tutti questi richiami biblici ci pare di scorgere come un fiume sotterraneo che parte dalla prima e giunge alla nuova creazione; che parte da Adamo e che, mediante il Nuovo Adamo, giunge sino a noi. È una corrente di vita, che attraversa il tempo dalle origini sino ad oggi e ci raggiunge in questa Notte, 'notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo Creatore' Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti' (Exsultet).

Questa notte è il paradiso terrestre dove nasce un fiume che irriga tutto il giardino (cf. Gen 2, 10). Celebrare la Pasqua in questa notte vuol dire per noi entrare nel mistero di quest'acqua. Quando poi fra poco celebreremo la Liturgia Battesimale e rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, la Chiesa ci farà pregare così: 'Ravviva in noi, Signore, nel segno di questa acqua benedetta il ricordo del nostro Battesimo''. Questo Sacramento segna per la Chiesa e per ciascuno di noi 'l'inizio di una umanità nuova libera dalla corruzione del peccato'. ...

 

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