Omelia nel 40° anniversario di ordinazione sacerdotale, 8 settembre 2011

08-09-2011

1. In questo giorno «è nata la prima persona della Chiesa» (Goffredo di S. Vittore, Sermone sulla Natività della B.V. Maria). È Maria, che della Chiesa è 'la parte più eccelsa, la parte migliore, la parte preminente, la parte più eletta', (Ruperto, In Apoc. 1, VII, 12); Maria, che è la Chiesa come Dio la desidera da sempre, tota pulchra. La Chiesa è il corpo di un'umanità nuova (cfr Gaudium et Spes, 39), perché in Maria comincia a essere con Cristo un solo corpo. La Chiesa oggi celebra la nascita della «predestinata Madre» (Lumen Gentium, 56)

La Parola di Dio c'incoraggia, però, ad allargare lo sguardo oltre il tempo e le cose, al di là di ogni umano progetto e di ogni causa e spingerlo fin dove tutto ha principio: la volontà di Dio. «Quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati' quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati» (Rm 8,29-30). Sono parole, che fanno venire le vertigini. Oggi la Liturgia le applica alla Santa Vergine; l'Apostolo, però, sotto l'impulso dello Spirito le ha scritte per tutti noi, per ognuno di noi. Ciascuna di quelle parole è un progressivo avvicinarsi di Dio a noi, sino ad abbracciarci nell'amplesso più tenero e gaudioso.

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