Omelia nella messa della notte di Natale, 25 dicembre 2005

25-12-2005

1. 'Questo per voi il segno: troverete un bambino'.(Lc 2,12). Le parole rivolte dall'angelo del Signore ai pastori raggiungono in questa notte anche noi.

Un bambino! Per metterci alla ricerca di Dio, per rintracciare la sua presenza non occorre che cerchiamo segni di potenza, di forza, di ricchezza. Per trovare colui del quale, come direbbe sant'Anselmo d'Aosta, non è possibile pensare nulla di più grande, occorre che ci lasciamo guidare dai segni della piccolezza. Un bambino! In Gesù, Dio si è abbassato perché lo possiamo raggiungere; la sua grandezza si è tutta concentrata in un bambino, perché noi Lo possiamo abbracciare. Se san Bonaventura, che fu vescovo di questa nostra Chiesa di Albano, fosse con noi in questa notte di Natale per commentare il santo Vangelo forse comincerebbe così la sua omelia: 'Egli da grande e ricco si fece per noi piccolo e povero' Perciò, abbraccia ora, anima mia, quel divino presepio, premi le tue labbra sui piedi di quel Fanciullo, baciali tutti e due. Medita poi le veglie dei pastori, ammira la schiera degli angeli che accorrono, unisci la tua parte alla melodia angelica, cantando con la bocca e con il cuore: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e in terra pace agli uomini che egli ama' (Lignum vitae, 4).

 

Troverete un bambino. Colui che alla fine dei tempi tornerà come giudice, ora viene nel segno della fragilità. Nell'inno delle Lodi, durante la seconda parte del tempo dell'Avvento, sino ieri mattina, la Chiesa ha cantato così: 'Questo fu il suo primo Avvento, quando venne non per giudicare il mondo, ma per curare le nostre piaghe e salvare quello che era perduto' (Adventus hic primus fuit,/ punire quo non saeculum/ venit, sed ulcus tergere,/salvando quod perierat).

 

Troviamo il Signore quando ci avviciniamo ad un uomo che ha bisogno di essere curato, confortato, sollevato' Lo troviamo perché Egli è già lì. Non v'è bisogno di andare da qualche altra parte, perché Lui è venuto 'per annunziare ai poveri la lieta novella, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà per gli schiavi, la scarcerazione per i prigionieri' (Is 61,1).

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