Omelia nella XVIII Giornata Mondiale della Gioventù

12-04-2003

XVIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

Omelia alla Veglia di Preghiera 'Ecco la tua Madre'

 

Miei cari, giovani amici

Miei cari ragazzi, vorrei dirvi più affettuosamente, perché poco più che tali voi siete, in gran parte!

 

1. Sono contento di stare di nuovo con voi nell'annuale appuntamento diocesano della Giornata Mondiale della Gioventù. Questo, più che negli anni precedenti è un incontro preparato e atteso. Come non ricordare, infatti, gli altri appuntamenti domenicali vissuti con tanti di voi, lo scorso mese di novembre presso il nostro Seminario per la bella ed esaltante esperienza del 'Sinodo dei Giovani'? E gli altri successivi per la 'Scuola di preghiera' a Manduria, Villa Castelli, Sava, Torre Santa Susanna. In quelle occasioni vi ho osservato e ascoltato non soltanto con attenzione, ma anche con compiacimento. Sono i giovani di questa Chiesa ' mi dicevo ' oppure, come il Papa ama denominarvi, sono le sentinelle del suo mattino.

 

Vi saluto per questo, vi saluto con gioia, vi saluto con grande speranza. Ringrazio sinceramente il Centro Diocesano per la Pastorale Giovanile, il Centro Diocesano Vocazioni per avere organizzato con tanta dedizione anche queste ore da trascorrere insieme. Sono grato pure al Comune della Città di Manduria, per avere dato il suo patrocinio a questa nostra Giornata della Gioventù.

 

2. Non s'è ancora spenta, neppure fisicamente, l'eco delle parole di Gesù dalla croce: Ecco la tua madre! Esse travalicano gli spazi ed i secoli e raggiungono ciascuno di noi, questa sera. Ecco la tua madre! Più che un'indicazione, queste parole sono una consegna e un dono. Risuonano nelle orecchie di ciascuno, perché ciascuno possa dire di sé: sono proprio io il discepolo di Gesù, quello che ama.

 

Vorrei, per commentare questa scena evangelica, ripetervi alcuni passi di un poemetto che nel candore e nella semplicità dei suoi versi ha un tenore quasi naïf. Vorrei ne coglieste anche lo strano e misterioso sapore d'attualità.

 

Madre di Dio, ti ho vista oltre

Una rete, a Bagdad, con altre madri

Urlavi il tuo dolore per i corpi

Straziati e crocefissi per sempre.

Poi, puntuale, come ogni anno,

Sei andata a Gerusalemme  per tuo Figlio

Crocefisso ancora una volta e eternamente

Innocente. Ti ho vista sul video

Ancora una volta morire per tutti.

 
 
...
“”