Omelia per la Messa Crismale

20-04-2000

OMELIA PER LA MESSA CRISMALE

 

1.      Lodiamo la Trinità Santa, che oggi ci concede d'incontrarci e di stare insieme attorno alla mensa della Parola e dell'Eucaristia per celebrare nuovamente la Messa Crismale. Questa liturgia solenne, che esprime in modo eminente il mistero della Chiesa, dev'essere considerata come una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del vescovo e un segno della stretta unione con lui dei presbiteri e dei diaconi. Questa, carissimi fratelli sacerdoti, è soprattutto la nostra riunione, quella che più d'ogni altra ci trova uniti nello spirito e nel numero. La viviamo, il mattino del Giovedì Santo, il giorno dell'Eucaristia e 'nostro' giorno per eccellenza, come ha rammentato Giovanni Paolo II nella sua Lettera dal Cenacolo, che tutti accogliamo con animo grato. Con quanta delicatezza, ci ha scritto! Considerando le nostre gioie, ma anche le nostre stanchezze e i nostri smarrimenti, Giovanni Paolo II ci invita caldamente a riposare all'ombra dell'Eucaristia, il mistero di amore da cui siamo nati.

Al Papa, dunque, vada l'altro nostro comune pensiero. Con la sua Lettera egli ha voluto onorare in noi l'immagine di Cristo Pastore, quella che abbiamo ricevuto con la sacra ordinazione e che ci connota in modo indelebile. Ricordiamo e celebriamo questa grazia per tutti noi sacerdoti; ne rendiamo grazie soprattutto per il venerato vescovo emerito Mons. Alberico Semeraro, del quale lo scorso 11 aprile c'è stata la ricorrenza del LXXV d'ordinazione sacerdotale, per il carissimo d. Francesco Dinoi, che celebrerà il suo giubileo sacerdotale il 9 luglio e per Fr. Michelangelo Pellegrino O. Carm., dei padri Carmelitani in Torre Santa Susanna, ordinato sacerdote alcune settimane or sono. Nei prossimi mesi la nostra Chiesa particolare avrà anch'essa la gioia di vedere annoverato nel proprio presbiterio diocesano il diacono d. Giuseppe De Amicis, le cui mani saranno unte proprio con il crisma che fra poco sarà consacrato. Intanto, un nostro seminarista, l'accolito Giuseppe Leucci, si dispone a ricevere l'ordine sacro del diaconato; un altro ancora, Antonello Prisciano, il prossimo 29 aprile sarà ufficialmente ammesso tra i candidati al presbiterato.

 
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