25/10/2023 – Prenderà il via giovedì 26 ottobre alle 18, con il primo incontro presso il Seminario vescovile di Albano, un percorso di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo – dal titolo “L’azzardo non è un gioco!” – articolato in quattro appuntamenti, sostenuto con i fondi dell’8×1000 alla Chiesa cattolica, e rivolto agli operatori pastorali e a tutti gli interessati.
Gli incontri sono a cura della Caritas della diocesi di Albano, in collaborazione con il consultorio diocesano Centro famiglia e vita di Aprilia e con gli interventi di Carlo Cefaloni, redattore della rivista Città Nuova, Toni Mira, giornalista di Avvenire, da tempo impegnati nel contrasto all’azzardo e Anna Lisa De Paola, psicoterapeuta specializzata nelle dipendenze.
«Da circa 20 anni in Italia – dice Daniela Notarfonso, responsabile del Centro famiglia e vita – c’è stata la liberalizzazione dello spaccio di azzardo: slot machine nei bar, “Gratta e vinci”, estrazioni del Lotto e del Superenalotto sono diventati disponibili tutti i giorni, più volte al giorno. La spesa annuale che gli italiani sostengono è da capogiro e lo scorso anno ha raggiunto la cifra impensabile di 136 miliardi, di cui 73 spesi nel gioco online e 63 in quello fisico. Oltre 18 milioni di cittadini italiani giocano d’azzardo; di essi, il 5,3% abita nel Lazio: circa 980.000 persone. Spesso, gli operatori dei Centri di ascolto Caritas o del Consultorio diocesano incontrano persone singole o famiglie che collegano le loro difficoltà al fatto che qualcuno della famiglia è caduto nella spirale dell’azzardo. Da queste osservazioni e dall’aumento del ricorso all’azzardo, avvenuto durante e dopo la pandemia, è nata l’esigenza, a partire da una riflessione della Delegazione regionale della Caritas, di tornare a parlare di questo fenomeno distruttivo».
Il percorso offrirà materiale informativo e un seminario conoscitivo, con l’obiettivo di riflettere sulle cause sociopolitiche ed economiche che hanno portato alla situazione odierna e costruire un pensiero critico sul fenomeno, frutto di scelte volte al profitto di alcuni a discapito della vita di molti. Si evidenzieranno poi i segni comportamentali che possono mettere in allerta, consapevoli che il giocatore che non è soltanto una vittima fragile che va curata, ma il destinatario tipo, il target previsto e ricercato dalle politiche di marketing delle industrie dell’azzardo.
I successivi incontri saranno – ancora con inizio alle 18 – il 9 novembre nella parrocchia San Michele ad Aprilia, il 23 novembre nella parrocchia B.V. Immacolata a Torvaianica e il 14 dicembre a Santi Anna e Gioacchino, a Lavinio.
Per informazioni: formazione@caritasalbano.it o 069275185