Omelia per l’anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale

09-01-1999

OMELIA

PER L'ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE

La ragione per la quale, carissimi sorelle e fratelli, noi siamo radunati, questa sera, attorno alla mensa eucaristica è data dall'annuale ricorrenza della dedicazione della nostra Cattedrale. Non è un semplice anniversario, ma qualcosa di più rilevante per la nostra vita nella Chiesa particolare. E' una ricorrenza della quale è opportuno sottolineare il valore e il significato.

1. Fra tutte le dimore, infatti, nelle quali si radunano le assemblee dei nostri fedeli, la Cattedrale è la più insigne e la più nobile. Nessun edificio sacro è in condizione d'esercitare sull'animo nostro sentimenti uguali a quelli che, invece, qui c'investono. Tutto ciò non a motivo della sua grandiosità o dell'antichità o dello splendore delle sue linee architettoniche, ma per il fatto d'essere, questa Chiesa, la custode della Cattedra episcopale, segno del magistero e dell'autorità di chi, in nome di Cristo, presiede alla Chiesa particolare e segno dell'unità dei credenti in quella fede, che il vescovo annunzia, come pastore del gregge. La sua dignità è tutta qui. Questa nostra Cattedrale è il luogo per eccellenza nel quale Iddio Padre edifica la santa Chiesa di Oria come tempio vivo dello Spirito, ove Egli la raduna e la fa crescere quale Corpo del Signore e come tale la manifesta agli occhi del mondo: la principale manifestazione della Chiesa, infatti, si ha nella partecipazione piena ed attiva del popolo di Dio alla medesima eucaristia e al medesimo altare cui presiede il vescovo nella sua Chiesa cattedrale, circondato dal suo presbiterio e dai ministri (cf Sacrosanctum concilium, 41).

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