17 aprile 2016

“Nessuno le strapperà dalla mia mano”. Percepire nel profondo di appartenere a Qualcuno, avere la certezza che il Signore è con noi, ci ama, ci custodisce, ci protegge… Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Dirà san Paolo.Tutto può accadere, ma nessuno può toglierci la libertà e la bellezza che nascono dalla certezza di essere “proprietà” di Cristo, suo popolo: “Tu mi appartieni”. Egli ha cura di noi. L’esperienza radicale del Vangelo è proprio questo essere figlio amato. Il bambino è amato prima di ogni merito. È amato e basta, non perché è intelligente o servizievole. L’Amore ama perché è amore, non può non amare, come il fuoco non può non bruciare o la luce non illuminare.

Oggi,Giornata di preghiera per le vocazioni, chiediamo che “tutti i battezzati possano sperimentare la gioia di appartenere alla Chiesa! E possano riscoprire che la vocazione cristiana, così come le vocazioni particolari, nascono in seno al popolo di Dio e sono doni della divina misericordia…”(Dal messaggio di Papa Francesco).