1 maggio 2018

«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua»

Il profeta è colui che cammina un passo avanti e perciò vede, nel presente, i segni di un futuro imminente che ad altri non è dato di vedere. Egli non può tacere perché porta in sé l’amore di Dio stesso per il suo popolo e perché anche lui è popolo eletto. Anche se disprezzato, rifiutato e addirittura perseguitato, il profeta resta tale e le sue parole portano in sé l’efficacia nascosta della Verità. Egli è come il seme gettato nella terra: attraversa il buio della morte e della solitudine, il freddo del rifiutoe della lontananza e spera contro ogni speranza. Se per l’incredulità del popolo la notte si protrae, per la fede del profeta si affretta l’alba di un nuovo giorno che vedrà germogliare i frutti, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta per uno.