11 ottobre 2020

Mt 22,1-14

L’abito nuziale

La celebrazione Eucaristica, per il suo carattere comunionale, è stata definita l’anello della Sposa; allo stesso modo l’abito nuziale, di cui parla il Vangelo, potremmo dire che rappresenta l’identità della persona, rivela la sua appartenenza a Cristo ed è specchio della sua dimensione interiore.

Come il linguaggio, l’abito è una dimensione necessaria alla vita umana, è uno degli elementi della rappresentazione di sé, della relazione con gli altri e con il mondo. Nella tradizione ebraica si insegna che quando un discepolo ascolta la parola di Dio e vive secondo i suoi comandamenti, non solo tutto il suo corpo e la sua persona ne portano il segno, ma anche i suoi vestiti:Come il fuoco lascia un segno sul corpo di chi opera con esso, così le parole della Torah lasciano un segno sul corpo di colui che opera con esse. Proprio come coloro che lavorano con il fuoco sono riconoscibili, così i discepoli saggi sono riconoscibili dal loro modo di camminare, dal loro modo di parlare e dal loro modo di vestire.Insegnamento che possiamo trasportare a noi, alla trasformazione che avviene ogni volta che accogliamo l’invito a partecipare al Banchetto Eucaristico.