All’annuncio della passione di Gesù Matteo fa seguire l’episodio della tassa al tempio. Due scene apparentemente distanti tra loro, unite però da un profondo significatoche suona come un paradosso. Al Figlio di Dio è chiesto di pagare il tributo per entrare nella casa del Padre suo! Gesù, pur esente da tale obbligo (poiché «i figli sono liberi», v.26), la paga: «Prendila – dice a Pietro – e consegnala loro per te e per me». Il vero prezzo che il Figlio di Dio ha pagato per noi non è oro né argento, ma la consegna di se stesso. Il suo sangue è il vero grande tributo con cui il Figlio di Dio ha pagato il prezzo della nostra libertà, perché il velo che ci separava dal Santo fosse squarciato e la casa del Padre resa accessibile a ogni figlio di Dio!