«A causa del mio nome».
Gesù ci mette in guardia perché il discepolo non è più grande del suo Maestro e se hanno perseguitato Lui, sarà così anche per chi vuole camminare dietro a Lui, ma puntualizza che tutto questo accadrà “a causa del suo nome”. Chi segue Gesù non ha sconti, non gli sarà risparmiata la fatica, la difficoltà, la sofferenza, ma avrà la certezza che nella fedeltà a Lui si apriràla strada, per quanto difficile. Una via impegnativa dunque, quella del Maestro di Nazareth, ma carica di una gioia profonda e di una sicurezza serena, perché il discepolo non è mai solo, è profondamente abitato dallo Spirito del Padre che sarà compagno, avvocato, sostegno e luce. Ecco perché questo Vangelo ci infonde speranza, echeggia infatti tra le righequel “non preoccupatevi”. Con il Signore noi andremo di vittoria in vittoria!