14/4/18

«Era ormai buio … il mare era agitato, perché soffiava un forte vento». Il mare evoca l’abisso, abitato dal Leviatàn, quindi luogo pericoloso e simbolo del male. Il mare è anche simbolo della storia da attraversare, storia abitata da pericoli di ogni tipo. I discepoli si trovano a vivere una situazione pericolosa, drammatica, e proprio qui dove sembrano perduti, soli e distanti dal Maestro, si accorgono della sua presenza, «videro Gesù che camminava sul mare ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Sono io, non abbiate paura!”»… e subito la barca toccò la riva.

Chiediamo gli occhi della fede perché anche nelle situazioni tragiche della storia umana, della storia della Chiesa, della nostra storia personale, crediamo che il Signore ci è accanto, non ci lascia soli, Lui che, vittorioso sul male e sulla morte, è venuto a salvarci.