15 febbraio 2023

Tempo ordinario (VI)

«Il cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa» (Mc 8, 25)

«Un miracolo a due tempi, buffo! Il cieco di Betsaida recupera la vista lentamente, dopo due interventi del Signore. Dopo una prima guarigione ancora vede le persone come alberi che camminano. In realtà, nel sottile linguaggio di Marco, il verbo “vedere” è usato in diverse sfumature. Alla fine del miracolo il cieco vede in profondità, non solo chiaramente e distintamente. Possiamo esserci convertiti grazia ad un evento importante nella nostra vita, ma ancora non vediamo tutto in profondità. La conversione è un lungo percorso che inizia e procede anno dopo anno, di grazia in grazia, di gloria in gloria, fino alla piena e manifesta comprensione della profondità del mistero di Dio. Siamo in cammino, sempre. Perché allora ci comportiamo come se fossimo già arrivati? Come se avessimo capito tutto? Perché ci scoraggiamo quando sperimentiamo i nostri limiti? Alla fine il Signore chiede al cieco di non tornare nel villaggio: spesso, nel vangelo di Marco, la folla, la gente, il clan sono elementi di disturbo, negativi. Ciò che pensa la gente, anche i famigliari, spesso, sono un muro che ci impedisce di accogliere la novità del vangelo» (Curtaz Paolo).

Preghiera

– Insegnaci, Signore, ad ascoltare la tua Parola che è come acqua fresca che ci disseta nel silenzio della vita, quando sembra che tu sia assente
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare la tua Parola per scoprire che sei sempre presente in mezzo a noi, e ci porti la gioia vera
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare le tue parole nella creazione, nei gesti di tutti i giorni, nei sentimenti del nostro cuore, nelle persone che incontriamo
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare le tue parole nelle domande di chi ci sta accanto e di quanto sentiamo lontani
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare le tue parole nel volto silenzioso delle persone, nelle richieste gridate, nelle attese di ciascuno
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare te e il nostro prossimo per trovare la gioia e la serenità della vita
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare te e gli altri per non parlare da soli, per non chiuderci nella nostra povertà e tristezza
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare per scoprire i segni della speranza che diventa forza per il nostro cammino
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare per non abbandonare la strada che porta a te; vogliamo cercare nella tua amicizia la vera gioia
– Insegnaci, Signore, ad ascoltare perché le nostre parole non siano suoni vuoti e inutili.