16 dicembre 2021

Lc 7,24-30

 

“Il più piccolo nel regno di Dio è il più grande”.

In questo vangelo Gesù parla di Giovanni Battista delineando la grandezza della sua persona, ma in realtà nel parlare di lui si autodefinisce. Tutta la Scrittura parla di Gesù: dietro i tratti delle figure bibliche troviamo i tratti del volto del Messia atteso. “Tra i nati di donna – dice Gesù – non c’è uno più grande di Giovanni Battista, ma il più piccolo è più grande di lui”. In questo “piccolo” possiamo identificare ciascuno di noi, perché Gesù è venuto per i piccoli e i poveri, che Egli ha reso eredi del suo regno, ma in realtà “il più piccolo” è Lui, l’infinitamente grande che si fa infinitamente piccolo per noi e con noi, per trovare spazio in noi. Il tempo dell’attesa del Signore è il tempo della manifestazione del Cristo, che mostra la verità di queste parole proprio nella figura di un bambino. È in questo bambino che noi dobbiamo rispecchiarci per diventare “piccoli” nel senso evangelico.