17 aprile 2022

Gv20,1-9

 

Il Vangelo del giorno di Pasqua, forse spiazzando le nostre aspettative, non ci parla dell’incontro con il Risorto. Non troviamo nemmeno l’annuncio della risurrezione, ma i segni di un “accaduto” (il sepolcro aperto, la tomba vuota, i teli posati…) che i discepoli faticano a leggere e comprendere. Non è così anche per noi? Tentati di leggere la realtà con la logica umana («hanno portato via il Signore…»), perdiamo il senso reale di ciò che è: la vita risorta. Quanti appuntamenti disattesi! Ma, se crediamo, anche per noi i segni apparenti di morte possono divenire simboli di vita nuova. Basti pensare che i primi cristiani celebravano l’Eucaristia domenicale proprio presso il sepolcro del Signore.Solo una fede che ha il coraggiodi entrare nel sepolcro, come quella di Pietro e Giovanni, può respirare la Vita!