Lc 10,38-42
«E una donna… lo ospitò»: attimi di “madre” per Gesù nella casa di Betania. Tra l’ostilità e il rifiuto, nel suo salire risoluto a Gerusalemme (cf. Lc 9,51), Gesù trova un’oasi di accoglienza che ha il duplice volto del servizio di Marta e dell’ascolto di Maria. Ma è quest’ultimo che Gesù definisce la parte miglioreche rimarrà. L’ascolto ci rimanda a Maria di Nazareth, colei che con docilità ha accolto nel suo grembo verginale la Parola e le ha dato la carne della propria umanità.
Espressione alta dell’amore che rimane, ascoltare è anzitutto fare spazio dentro di sé al mistero dell’altro, è coinvolgersi col suo vissuto e col suo destino. L’ascolto è un’accoglienza profonda, è aprirsi a una vera e propria inabitazione: «Se qualcuno mi ama,custodirà la mia parola e anche il Padre mio lo amerà, verremo allora da lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).