18 novembre 2081

La liturgia si concentra sul grande evento che segna la fine non solo dell’Anno liturgico, ma del mondo: la venuta del Figlio dell’uomo. Ci invita fortemente a vigilare perché «è vicino».Vicino non è solo coordinata temporale o spaziale, ma una dimensione che, comprendendo entrambe, le supera. Percepire la “vicinanza” del Signore che viene è il centro propulsore del cammino di conversione, quel “presentimento” che ci fa sentire il bisogno di vivere ogni istante alla sua presenza e trascinare nella fede tutta la storia umana all’incontro decisivo con lui. Il Cristo-vicino è il punto di fuga dove convergono le prospettive della nostra esistenza, dal quale e nel quale ogni cosa riceve spessore e profondità.