“Come può Costui darci la sua carne da mangiare?” Questa domanda può sembrare superflua oggi, dopo una lunga esperienza di fede nell’Eucarestia, ma, a ben pensarci, è la domanda che la Liturgia ci propone da lasciare risuonare dentro di noi, affinché la nostra fede che rischia di vacillare, possa trovare sempre le sue ragioni per credere. Sì, anche se la nostra vita non sempre è in sintonia con il vangelo e la nostra fede è fragile, prendere audacia e accostarci a ricevere l’Eucarestia, fa sì che la distanza tra fede e vita si annulli sempre di più, perché, come dice Gesù, “colui che mangia di me, vivrà per me”.L’opera di Dio in noi è veramente sorprendente quando lasciamo anche solo un piccolo spazio all’irruzione della Sua vita in noi, allora, di fronte alla grandezza di Dio che si fa così vicino, perché non restare semplicemente in contemplazione silenziosa della sua benevolenza verso di noi?