Tempo ordinario (II)
«Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui» (Mc 3, 13)
Gesù chiama per nome e ad una maggiore intimità di vita con lui; è lui che chiama, è una sua libera scelta. Gesù non ha scelto dei tipi tranquilli, incolore; alcuni dei suoi per quel tempo erano rivoluzionari, però li ha presi perché erano generosi, e giorno dopo giorno li ha trasformati in apostoli e missionari. Gesù chiama per rendere ognuno migliore e ognuno riceve una particolare grazia per rendere più bella la propria storia e quella degli altri.
«Mi colpisce sempre più di tutto il modo in cui san Marco, nel terzo capitolo del suo Vangelo, descrive la costituzione della comunità degli Apostoli: “Il Signore fece i Dodici”. Egli crea qualcosa, Egli fa qualcosa, si tratta di un atto creativo. Ed Egli li fece, “perché stessero con Lui e per mandarli”: questa è una duplice volontà che, sotto certi aspetti, sembra contraddittoria. “Perché stessero con Lui”: devono stare con Lui, per arrivare a conoscerlo, per ascoltarlo, per lasciarsi plasmare da Lui;… devono stare sempre con Lui… rimanendo sempre presso di Lui – essere sempre di più con Lui, conoscerlo sempre di più, sempre di più non separarsi da Lui – e portare nel cuore il desiderio di Lui» (Benedetto XVI, 24 settembre 2011).