«A chi posso paragonare questa generazione?»Lc 7, 31-35
Questa domanda inquietante attraversa i secoli giungendo fino a noi. Malgrado sia infinita la misericordia e la benevolenza del nostro Dio, siamo però capaci di strappare anche a Lui qualche recriminazione per la nostra durezza di cuore. Siamo davvero stolti nell’intuire e tardi nel comprendere i segni dell’amore di Dio, il significato degli eventi, i segni della nostra piccola e grande storia. E così siamo sempre scontenti di quello che abbiamo e desiderosi di quanto ci manca, lasciandoci sfuggire la gioia di essere felici per quanto ci è regalato dall’Altissimo (e non è poco!), ma anche giustificando la nostra incapacità di impegnarci perché la nostra vita sia migliore! Chiediamo oggi la grazia di aprire gli occhi e il cuore alla vera sapienza che rende gloria al Padre dei cieli.