22 maggio 2023

lunedì della VII Settimana
I discepoli riconoscono che Gesù è l’inviato dal Padre perché ha detto loro quale sarà il futuro che lo aspetta da quella sera, quella dell’Ultima Cena, e Lui – davanti al loro atto di fede – spiega loro cosa da quel momento significherà “credere” per loro e per tutti i suoi seguaci: smarrimento quando Gesù sarà arrestato, condannato a morte e quando lo vedranno morire passivamente in croce, abbandonato proprio dai suoi ma certamente non dal Padre. Ancora Gesù spiega che anche loro dovranno soffrire nel mondo e per il mondo, ma di non lasciarsi intimorire perché Lui continuerà a stare con loro, con tutti noi e se noi, come loro, riponiamo in Lui la nostra fiducia, come Gesù fa con il Padre, usciremo indenni dalle tribolazioni e patimenti (Cf. Gv 16, 29-33).
Santa Rita da Cascia ci insegna a confidare in Dio, accada quello che accada. È la santa del silenzio, quella che seppe condividere con Gesù la sofferenza della sua Passione, offrendosi di vittima per la salvezza degli altri e portando per quindici anni una spina della corona di Cristo. Riuscì a perdonare gli assassini di suo marito, secondo gli insegnamenti secondo gli insegnamenti del Vangelo, Cercò sempre la pace e la concordia tra tutti (Cf. “Rita da Cascia, Vita e miracoli”).

A cura di Maria Cristina Lorenzini, Ov