22 novembre 2015

Gesù ha un modo “strano” di essere Re. Lui che è Dio si umilia facendosi uomo, lava i piedi dei discepoli,  si lascia deridere e schernire fino ad indossare una corona di spine; ma la sua regalità è un vero potere regale. Cristo può dire in verità: “Tutto mi è stato dato dal Padre mio, mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra”. Il suo non è un regno che, come ogni altra potenza terrena, fa il suo tempo e passa. Il suo potere è un potere eterno che non passerà, e il suo regno non sarà mai distrutto (Dn 7,13). “Come si ingannano, molte volte, al riguardo, re e regine di questo mondo! Quand’anche elevassero la loro superbia fino al cielo e toccassero quasi col capo le nubi, alla fine saranno dissolti nel nulla, come spazzatura”, scriveva Santa Chiara d’Assisi. Alla scena del giudizio universale, Gesù si manifesterà come re-pastore,siederà sul trono e dirà a quelli che staranno alla sua destra: “Venite benedetti dal padre mio, a ricevere in eredità il regno…”, e sarà ed è un regno d’amore, perché saremo giudicati sull’Amore.