24 novembre 2017

            Noi siamo il tempio di Dio, la sua abitazione preferita. Essere il tempio di Dio è lasciare che Dio agisca in noi, fargli spazio e permettere allo Spirito di condurre la nostra vita e dirigere le nostre azioni. “Una casa di preghiera”è una casa dove la lode e il ringraziamento sono le note dominanti dell’armonia che vi regna, l’accoglienza e la gratuità dei nostri gesti sono i segni visibili che danno luce e ne fanno risaltare tutta la bellezza. Siamo invitati, oggi, a custodire in noi il luogo sacro della presenza di Dio, liberarlo dai venditori dei nostri meriti e delle nostre opere buone che ci assicurano il possesso della grazia di Dio e della sua benevolenza. Siamo esortati a far tacere le voci assordanti del nostro orgoglio, a dar tregua al nostro fare smodato che blocca in noi la libertà di lasciarci amare, di lasciarci stupire dal Signore nell’esultanza della lode che a Lui dobbiamo, ad ascoltare Gesù che ci parla rivelandoci il volto del Padre, nel quale riscoprendo la nostra dignità di figli, possiamo riconoscere il nostro vero volto.