26 novembre 2022

Lc 21, 34-36

 

“… che i vostri cuori non si appesantiscano…”.

Siamo giunti all’ultimo giorno dell’anno liturgico e il Vangelo ci parla della fine, di una fine però che non sta in fondo al percorso della nostra vita, ma al centro di ogni giorno, di ogni presente, al centro del nostro cuore. La fine è decisa da ciascuno di noi, dal senso che noi diamo alle cose, agli eventi, da come ci poniamo di fronte al tempo che viviamo, e il cuore ne è la nostra determinazione, per questo Gesù ci dice: “i vostri cuori non si appesantiscano” a causa dei piaceri, delle preoccupazioni e degli affanni della vita. “Custodire il nostro cuore da cui sgorga la vita” è stare attenti a noi stessi, vegliare!E un modo per vegliare ed essere pronti ad accogliere tutto ciò che ci capita è pregare, pregare non solo con il cuore, ma lasciare che dal nostro cuore sgorghi la vera preghiera, vale a dire lasciare che lo Spirito preghi in noi e ci suggerisca il modo di affrontare la vita.

forte che la Madre Chiesa ci dona di celebrare, sia per noi un vivere sempre più consapevolmente la celebrazione eucaristica come luogo di incontro col Signore Risorto, con i fratelli e le sorelle.