«E furono presi da grande stupore»
Anche noi, come i discepoli, siamo chiamati ogni giorno a crescere nella fede. Eppure, il loro grido: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?” raccoglieva proprio tutta la loro fiducia nel Maestro…
Oggi il Vangelo ci ricorda che quando la presenza del Signore diventa qualcosa di vissuto e non solo di ragionato, la dimensione dello Spirito che deve emergere in noi è quella dello stupore e della meraviglia e la paura cede il posto alla serena fiducia. È proprio l’esperienza della signoria di Dio sul mondo creato che apre allo stupore, all’adorazione e alla lode perché siamo certi che in Lui nulla sarà mai perduto. Meraviglia e stupore trovano la loro più piena espressione nella preghiera di adorazione e in una dedizione al Signore senza limiti.