28 agosto 2017

Guai a voi, ipocriti!

Riprendiamo la lettura del ventitreesimo capitolo di Matteo, nel quale Gesù ci mette in guardia da tutto ciò che ci allontana da una autentica sequela. Abitudine, apparenza, legalismo e rigidità uccidono la vita nello Spirito. E San Paolo ci aiuta ad avere tre criteri per verificare ogni giorno il nostro cammino, se davvero ascoltiamo la voce del Signore e cresciamo nella conoscenza e nell’appartenenza a Lui.Primo: l’operosità della fede. Una fede che non si traduce in azioni concrete è morta;secondo:la fatica della carità, perché l’amore vero ci chiede sempre di uscire da noi stessi e di compiere il faticoso cammino per raggiungere l’altro, il diverso;terzo: la fermezza della speranza che fonda tutto sulla potenza dello Spirito Santo per sperare contro ogni speranza, cioè continuare a credere alla luce mentre si attraversano le tenebre del mondo e della propria debolezza.