31 dicembre 2021

  Gv 1,1-18

 

San Giovanni è paragonato ad un aquila per l’altezza e la profondità dei suoi scritti. La liturgia ci ripropone quest’oggi il suo Prologo, per penetrare questo grande mistero vogliamo lasciarci aiutare dasanta Angela da Foligno.Lasciamo che la sua intuizione diventi anche la nostra esperienza: “O mio Dio, fammi degna di conoscere l’altissimo mistero della tua rovente carità, il mistero profondissimo della tua incarnazione. Tu ti sei fatto carne per noi. da questa carne comincia la vita della nostra eternità (…) O amore che tutto si dona!Hai annientato te stesso, hai disfatto te stesso per fare me; hai preso le spoglie di un servo vilissimo, per dare a me mantello regale e abito divino (…). Per questo che intendo, che comprendo con tutta me stessa – che tu sei nato per me – sii benedetto, Signore! O abisso di luce! Tutta la luce è in me, se io questo vedo, questo comprendo, questo so: che tu sei nato in me. In verità questa intelligenza è una vetta: la vetta della gioia”.