6 giugno 2019

Gv 17,20-26

Uniti perché il mondo creda
È proprio questa la discriminante per un cristianesimo che anche oggi sia credibile: l’unità. Ed è la sua mancanza lo scandalo più grave, oggi come ai tempi di Gesù. È straordinaria la fiducia sconfinata e gratuita che il Maestro pone nei suoi discepoli di ogni tempo. Dalla nostra capacità di accogliere la vita trinitaria in noi e di manifestarla nelle nostre relazioni fraterne, egli ha posto la condizione della sua stessa credibilità. E noi? Noi ci uniamo alla preghiera di Gesù, perché possiamo fare spazio al dono dell’unità, perché prima di essere qualcosa da costruire con le nostre forze essa è una realtà da accogliere, amare e custodire. È la vita nuova che il Risorto ci ha donato.