6 settembre 2021

Lc 6,6-11

 

“Gesù disse: «tendi la tua mano!» … e la sua mano fu guarita”.

Il Vangelo di oggi ci presenta un uomo dalla mano destra paralizzata che Gesù guarisce, non osservando il Sabato, secondo il modo di pensare dei Farisei, legati alla tradizione della Legge. In realtà Gesù guarisce quest’uomo con la sua parola, dando compimento alla Legge divina che è per la vita e non per la morte. Questo gesto di Gesù è segno della nuova rinascita dell’umanità, che Egli realizza con la sua parola e la sua vita. Infatti Egli verrà condannato a morte proprio per questo. La mano paralizzata richiama il peccato di Adamo ed Eva che, trasgredendo il comando di Dio prendono il frutto dall’albero. Gesù con la sua morte riconcilia l’uomo peccatore con Dio e gli ridona la bellezza del proprio essere, creato per operare il bene. Gesù è per noi il modello dell’uomo vero e in Lui noi troviamo la nostra dignità, la nostra libertà nell’amare e nell’usare i doni ricevuti per la vita e non per la morte.