“Ascolta Israele”.
Nel libro del Deuteronomio, che Gesù riprende nel vangelo di oggi, colpisce che il comandamento dell’amore sia preceduto dall’imperativo “Ascolta Israele, il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore!”. Ciò significa che il primo atteggiamento per amare Dio e il prossimoè l’ascolto, un ascolto a cui si apre lo scriba che risponde saggiamente a Gesù e che Gesù stesso lo rassicura dicendo: “non sei lontano dal regno di Dio”. La capacità di amare è un dono che noi possiamo ricevere anzitutto attraverso un atteggiamento profondo di ascolto e di accoglienza della Parola di Dio. È, infatti, dalla Parola di Dio, resa feconda in noi dallo Spirito che vive silenzioso nel nostro cuore, che nasce il frutto dell’amore per Dio e per i fratelli. Non sono i nostri sforzi che rendono feconda la nostra vita, ma è lo stupore di fronte al mistero di Dio da cui sgorga la gratitudine e la lode per Colui che guarda alla nostra piccolezza e che aprein noi sempre nuovi spazi, rendendoci adatti all’esperienzavera dell’amore, che supera ogni nostro limite.