Consegnato al vescovo Viva dalla Polizia di Stato l’olio del «Giardino della Memoria» di Capaci

30/03/2023 – Si è svolta giovedì 30 marzo, nella Sala delle Vedute del Museo diocesano, la cerimonia di consegna da parte della Polizia di Stato, al vescovo Vincenzo Viva, dell’olio proveniente dal “Giardino della Memoria” di Capaci, che sarà mescolato con altri olii durante la Messa crismale di Giovedì Santo. Erano presenti il Commissario della Polizia di Stato di Albano, Marco Gambacorta, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato di Albano, Daniela Di Domenico, il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli e il parroco della Cattedrale, monsignor Adriano Gibellini. L’olio è prodotto da olive coltivate in un giardino sorto a Capaci, nel luogo dove il 23 maggio del 1992 ci fu l’attentato che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Ed è l’associazione “Quarto Savona 15” (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta di Falcone, a curare il giardino, in cui vi sono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata a una persona delle istituzioni uccisa dalla mafia, e in cui lavorano i giovani detenuti del carcere minorile “Malaspina” di Palermo. «Lo scorso anno, celebrando il sacramento della Confermazione alla scuola di Polizia di Nettuno – ha detto il vescovo Viva – abbiamo usato il Crisma impreziosito dall’olio proveniente dal “Giardino della memoria” di Capaci ed è stato bello scoprire che è un prodotto che viene coltivato grazie a un progetto di redenzione. Oggi accogliamo con gioia questo dono: è un segno dal significato profondo, dato dalla volontà di riscatto di chi lo coltiva e dal sacrificio di chi ha perso la vita per combattere la mafia. Ringrazio la Polizia di Stato per questo dono e il sindaco di Albano per la sua presenza». Per il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli: «L’olio del Giardino della memoria è un dono simbolico, ma dall’alto significato valoriale, coltivato grazie a un percorso di rinascita e dal sacrificio dei rappresentanti delle istituzioni. Per questo – ha concluso il primo cittadino – ho voluto essere presente questa mattina, anche a rappresentare una comunità che si riconosce in questi valori».