«Un nuovo umanesimo per l’Europa», il vescovo Viva celebra il Karlsamt nel Duomo di Francoforte

29/01/2024 – Un invito a rinnovare, alla luce del Vangelo e per l’Europa, il senso concreto dell’“umanesimo” che significa: «Umanità nella sua pienezza, nella sua dignità, nel suo significato di coesistenza armoniosa tra gli uomini e con il creato». È il messaggio lanciato sabato 27 gennaio dal vescovo di Albano, Vincenzo Viva dal pulpito del Duomo di San Bartolomeo a Francoforte sul Meno, durante la celebrazione del “Karlsamt” (nella foto, fonte Diocesi di Limburg), l’annuale pontificale in memoria di Carlo Magno – patrono della città e della cattedrale imperiale – nell’anniversario della morte. Una celebrazione a cui, ogni anno, viene invitato a presiedere il vescovo di una diocesi europea e in cui, da oltre 600 anni, con canti latini, campane che suonano, rappresentanti degli ordini cavallereschi in abiti imponenti e tanta tradizione, i cattolici di Francoforte ricordano nell’ultimo sabato di gennaio questo “padre dell’Occidente” e pregano per un buon futuro per l’Europa.
Proprio il presente e il futuro del vecchio continente sono stati nel cuore della riflessione del vescovo di Albano. «L’occasione di questo solenne pontificale – ha detto Viva nella sua omelia – ci sollecita a guardare all’Europa. Se vogliamo provare a interpretare la Parola di Dio, appena ascoltata, alla luce di questa circostanza di sapore europeo, dovremmo chiederci se la parola di Gesù è ancora una profezia per il nostro tempo e per il nostro continente? Se il Vangelo, con i suoi contenuti e le sue prospettive penetranti, ha da dire qualcosa oggi a noi, che siamo in qualche modo gli eredi dell’idea di un’Europa unita e sostenuta dai valori cristiani? Crediamo, sinceramente, nella forza trasformante del Vangelo?».
E la riflessione ha preso spunto dall’esperienza personale del vescovo, nato proprio a Francoforte e figlio di emigranti: «In questa città sin dalla mia nascita – ha aggiunto Viva – ho respirato l’incontro delle culture, l’apertura agli altri, l’accoglienza della diversità e lo sforzo dell’inculturazione. Qui, in questa città, specialmente nella testimonianza di vita dei miei genitori e di tanta brava gente, ho imparato la concretezza e il valore del lavoro, il senso del sacrificio. Chi vive oggi in Europa e, come me, è cresciuto con forti ideali di rispetto della dignità umana, di libertà, di pace, di centralità della famiglia, di solidarietà e di giustizia, si accorge inevitabilmente che viviamo tempi in cui gli architravi e molte certezze del vecchio mondo stanno cadendo. Allo stesso tempo vediamo impressionanti nuove possibilità e sviluppi, in un contesto di così rapida trasformazione, che facciamo fatica a riconoscere i caratteri di ciò che faticosamente sta nascendo, non solo nel male, ma anche nel bene. Come cristiani ci chiediamo cosa Gesù e la forza del suo Vangelo hanno da dire al nostro tempo?».
Ecco, allora, il ritorno alla radice dell’umanesimo: «Per noi cristiani – ha aggiunto Viva – Gesù è la pienezza dell’uomo: in lui l’uomo è rivelato a se stesso, in lui troviamo la nostra vocazione più alta, in lui abbiamo un modello concreto di cosa significa “umanità”. Di uno nuovo slancio di umanizzazione e di umanità ha bisogno anche la nostra attuale Europa. Le crisi globali che stiamo affrontando in questi giorni, come le guerre, gli egoismi nazionali, le migrazioni, le crescenti diseguaglianze, i disastri ambientali ci sollecitano a metterci nuovamente in cammino, come europei, con un bagaglio di valori però più allargato e un coraggio più determinato. Umanesimo, allora, vuol dire oggi, cercare soluzioni per i problemi globali con strumenti concettuali che sfuggono alla tentazione di chiudersi nelle proprie identità etniche e di gruppo, nell’autoreferenzialità e in una illusione di autonomia escludente. Proprio il Vangelo che abbiamo ascoltato ci invita a non soffocare la forza profetica della Parola di Dio, a osare di più, nel nome di Cristo».
Prima della celebrazione nel Duomo di San Bartolomeo, il vescovo Vincenzo Viva ha incontrato il vice sindaco di Francoforte Bernd Heidenreich che gli ha fatto dono di una tazza di porcellana dell’antica manifattura di porcellane di Höchst, un quartiere di Fiancoforte, ed è stato intervistato presso la “Haus am Dom”, il centro culturale del duomo di Francoforte, dal direttore dello stesso centro, Joachim Valentin. Domenica 28 gennaio, invece, Viva ha celebrato Messa con la comunità degli italiani di Francoforte, presso la Missione cattolica italiana di Francoforte.