1 marzo 2022

Mc10,28-31

Quel “tale” è appena andato via tristemente e Pietro ne dice un’altra delle sue: «Ecco, noi (invece) abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito», come a dire che meritiamo un trattamento speciale. Matteo esplicita: «Che cosa ne otterremo?». No, non riusciamo proprio a uscire dalla logica del “merito”! Se seguire Gesù ci fa “migliori” degli altri, non siamo poveri davvero! E finché restiamo imbrigliati nel groviglio di questa meritocrazia, non possiamo neanche essere Chiesa, fare sinodo con quei «fratelli e sorelle, madri e figli» che ci sono dati «già ora, in questo tempo presente». Forse li releghiamo tra gli ultimi, ma Gesù ci riserva delle sorprese: «Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».