11 febbraio 2018

«Ne ebbe compassione, tese la mano e lo toccò»  

Quando il Signore Gesù entra in relazione con noi, pur parlando in nome di Dio cerca l’incontro personale con la nostra umanità, un’umanità spesso ferita. Per dirci qual è il nome vero di Dio si esprime con la compassione  e tocca le nostre ferite, le cura come farebbe una madre. E’ il cuore stesso di Dio che ha compassione e con intensità affettiva ci guarisce, è il dito del creatore: “digituspaternaedexterae”, lo stesso che creò il primo uomo, che con la sua onnipotenza ci risana e ricrea anche noi ogni volta che chiediamo a Lui di purificarci. È nella Chiesa, attraverso i sacramenti, che particolarmente passa la forza creatrice, rigeneratrice e vivificatrice di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.