16 gennaio 2023

Tempo ordinario (II)

«Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza in un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore» (Mc 2, 21)

Gesù ci invita a scegliere tra il vecchio (le cosiddette tradizioni umane del giudaismo) e il nuovo (il Vangelo). Non è sempre facile coniugare i principi con le scelte; non è solo questione di maturità ma di fede. È un passo verso la pienezza e la gioia, superando la tendenza a stare in più situazioni e a vivacchiare.

«Chi si è lasciato attrarre dalla voce di Dio e si è messo alla sequela di Gesù scopre ben presto, dentro di sé, l’insopprimibile desiderio di portare la Buona Notizia ai fratelli, attraverso l’evangelizzazione e il servizio nella carità. Tutti i cristiani sono costituiti missionari del Vangelo! Il discepolo, infatti, non riceve il dono dell’amore di Dio per una consolazione privata; non è chiamato a portare sé stesso né a curare gli interessi di un’azienda; egli è semplicemente toccato e trasformato dalla gioia di sentirsi amato da Dio e non può trattenere questa esperienza solo per sé: «La gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria» (Francesco, 27 novembre 2016).